Il piano che attua il PNRR nella scuola, introducendo le tecnologie digitali all’interno delle classi, sta modificando in maniera profonda e radicale il modo di concepire l’attività didattica e, più in generale, la stessa scuola. Gli effetti di tali cambiamenti riguardano, come ovvio, principalmente i docenti e la loro azione formativa. Essi sono chiamati a rapportarsi in maniera del tutto nuova e produttiva sia con i contenuti disciplinari, sia con le relazioni con i nuovi discenti digitali.
Personalizzare, rendere attivi e responsabili gli studenti, innalzare la qualità degli apprendimenti, sapere coordinare, cooperare e lavorare insieme in presenza e on-line, sono azioni imprescindibili da intraprendere per porre le basi di una una scuola effettivamente inclusiva e orientata al successo formativo.
In tale ottica l’aula stessa non può essere più considerata solo come uno spazio fisico di contenimento, ma diventa qualcosa di ampio, dinamico e soprattutto senza confini.
L’aula e le strutture tecnologiche in essa contenute, se sono ben gestite e organizzate, sono capaci di trasformare lo spazio in un efficiente ed efficace ambiente di apprendimento, in cui è possibile costruire e generare nuove conoscenze, abilità e competenze.
In tali contesti sviluppare attività e contenuti “digitali” significa tessere un fil rouge tra ciò che inizia in presenza, con ciò che può essere continuato e sviluppato ulteriormente a distanza. Si tratta di creare un continuum formativo che travalica lo spazio e il tempo a scuola e coinvolge profondamente gli studenti e le loro “personali” tecnologie.
In tale ambienti e grazie alle tecnologie è possibile creare dei learning path – sentieri di apprendimento- in cui ognuno, in base alle proprie caratteristiche cognitivo- emozionali, può trovare il percorso educativo ottimale.
Molte sono le promesse e le aspettative riguardo alle potenzialità che la tecnologia può offrire per rivoluzionare le modalità di apprendimento. Per far fronte alle sfide poste dalla società attuale, caratterizzata dall’espansione dei mercati su scala globale e dall’incremento esponenziale della conoscenza in circolo nel sistema e dalla flessibilità del lavoro sempre crescente, si parla di long- life learning ovvero apprendimento continuo e costante per tutta la vita del singolo individuo.
Le nuove tecnologie possono favorire alcune modifiche generali del contesto educativo:
- spostamento del focus dall’insegnante allo studente
- spostamento del focus dell’apprendimento sul fare
- aumento della motivazione degli alunni
- risalto della cooperazione tra alunni
L’insegnante diventa una sorta di facilitatore che organizza occasione di apprendimento permettendo all’alunno di partecipare alla costruzione del proprio sapere. Le risorse per l’apprendimento sono veramente tante. Esistono software specifici per l’uso scolastico che fanno parte di quello che viene chiamato “software didattico”. A questo proposito in rete è possibile consultare banche dati di centri di valutazione software come quello del CNR (https://sd2.itd.cnr.it/) o dell’Indire (https://www.indire.it/ ); ” rivolgersi a siti specializzati; confrontarsi nell’ambito di comunità di docenti ecc.
Gli strumenti multimediali possono avere un grande potenziale educativo, nella trasmissione di contenuti e non solo, proprio perché facendo leva su diversi canali comunicativi (testo, audio, video) offrono modalità di comprensione e di assimilazioni migliori rispetto a strumenti più tradizionali e permettono così una reale personalizzazione dell’apprendimento. Il computer è lo strumento ideale per agire creativamente, perché attraverso l’uso di semplici programmi, permette di giocare con linguaggi e media diversi, offrendo l’occasione di essere autore e costruttore delle proprie conoscenze. Nella pratica scolastica va sempre più diffondendosi l’uso degli ipertesti (insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave ), l’uso didattico del videogioco (grafica tridimensionale, realtà virtuale ),il word processor, internet (motori di ricerca, banche dati specializzate, sistemi di documentazione online), nuove risorse educative.
In ogni caso è importante rendere gli alunni consapevoli che la pubblicazione in rete non garantisce l’affidabilità dell’informazione, è indispensabile l’educazione alla valutazione critica delle varie risorse.